Cosa sono i DSA? Tutto sui Disturbi dell'Apprendimento
Fino a pochi anni fa, difficilmente genitori e insegnanti sapevano a cosa si riferisse il termine “DSA", ma oggi il termine sta diventando sempre più comune nel mondo della scuola grazie ad una crescente consapevolezza di genitori e studenti.
Che cosa sono i DSA?
A partire dall’8 ottobre 2010 la legge n.170 ha riconosciuto come "DSA" (o per esteso Disturbi Specifici dell’Apprendimento) quell'insieme eterogeneo di disordini che si manifestano con significative difficoltà nell’acquisizione e uso di alcune abilità (lettura, scrittura, calcolo). ✍🏻
I DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento) sono quindi disturbi cognitivi, ossia legati alle funzioni mentali, che tendono a comparire in età scolare quando inizia una nuova fase nella vita del bambino, che è quella dell'apprendimento.
Spesso la presenza di disturbi specifici dell'apprendimento causa un grosso impatto a livello scolastico, individuale e sociale, infatti questa condizione può portare ad un abbassamento dell'autostima, un aumento dello stress, frustrazione, disagio, abbandono scolastico e riduzione delle interazioni sociali.
Ma attenzione, non sono dei deficit del cervello o delle patologie, pertanto non vanno “curati”, ma hanno solo bisogno di essere compresi ed essere affrontati nel modo migliore grazie a strumenti compensativi o dispensativi che vedremo in seguito. 😉
Quali sono i disturbi specifici dell'apprendimento?
E' possibile fare una suddivisione dei DSA in base alla funzione nella quale si incontra difficoltà, ed in particolare sono 4:
- Dislessia: disturbo che coinvolge la correttezza della lettura di un testo e la sua velocità
- Discalculia: disturbo che coinvolge il processamento numerico (come la lettura di numeri) e di calcolo
- Disortografia: disturbo che coinvolge la scrittura nel passaggio dal parlato allo scritto.
- Disgrafia: disturbo che coinvolge la scrittura di lettere e parole
Quanti sono i ragazzi DSA in Italia?
Secondo il MIUR, nelle scuole italiane il 2,9% degli alunni ha un Disturbo Specifico dell'Apprendimento, ciò significa che su 8,5 milioni di studenti, 254 mila ragazzi hanno un DSA.
Qual è il DSA più comune?
La Dislessia è il DSA più diffuso andando ad interessare il 42,5% degli studenti diagnosticati, mentre il 20,8% presenta disortografia, il 19,3% discalculia e il 17,4% disgrafia.
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Probabilmente avrai sentito dire che queste problematiche stanno "nascendo come funghi", la realtà è che sono sempre esistite ma fortunatamente ora sappiamo riconoscerle e diagnosticarle.
I disturbi dell'apprendimento non sono "disturbi da curare con l'impegno", così come non direste mai a una persona miope di sforzarsi per vedere meglio, ma sono disturbi facilmente compensabili con gli strumenti adeguati.
Se ti sei imbattuto in questo articolo forse ti interessa capire meglio quali sono i disturbi dell’apprendimento, o come riconoscere i segnali che si manifestano in caso di disturbi specifici dell'apprendimento, o come affrontarli nel modo migliore. 🤔
Qualsiasi sia il motivo che ti abbia portato qui, in questo articolo troverai tutte le risposte e informazioni sui DSA.
Ecco una breve sintesi di quello che troverai in questo articolo.
SOMMARIO
1. Cos'è la Dislessia?
2. Cos'è la Discalculia?
3. Cos'è la Disortografia?
4. Cos'è la Disgrafia?
5. Come funziona la diagnosi dei DSA?
6. Cos'è il PDP?
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1. Cos'è la Dislessia?
La Dislessia è un disturbo del neurosviluppo che fa parte dei disturbi specifici dell'apprendimento e coinvolge la velocità e la correttezza di lettura, i soggetti dislessici hanno quindi difficoltà nella conversione grafema-fonema (da "scritto" a "letto"). La dislessia è il disturbo dell'apprendimento più diffuso: secondo i dati del MIUR sono infatti oltre 100 mila i ragazzi in Italia con dislessia, pari a circa il 42,5% dei ragazzi con DSA certificato.
Andiamo a scoprire come riconoscerla, quando effettuare una diagnosi e quali sono le principali misure compensative e dispensative per ragazzi dislessici.
Come riconoscere la dislessia?
Sicuramente ti stai chiedendo "come faccio a sapere se mio figlio è dislessico?". E' una domanda che molti genitori si pongono, di seguito ti spieghiamo quali sono i primi segnali della dislessia.
Nel ragazzo dislessico i primi campanelli d'allarme sono generalmente:
• confusione tra vocali e consonanti,
• omissione di lettere o parole,
• difficoltà nella lettura ad alta voce
• lentezza nella lettura, generalmente legata all'impegno che il ragazzo dislessico impiega per leggere e scrivere.
Le difficoltà legate alla dislessia possono coinvolgere anche la sfera della scrittura:
• complessità nel riconoscimento delle consonanti visivamente simili come la d, la p, la q e la b.
Spesso la dislessia si presenta in concomitanza di altri disturbi come disortografia e la disgrafia.
Se riconosci due o più di questi sintomi, ti consigliamo di informarti per effettuare una diagnosi. 🥼
Quando effettuare una diagnosi?
Dato che la dislessia è legata alle difficoltà nel leggere e scrivere, è importante sottolineare che una diagnosi può essere effettuata solo dopo la seconda elementare, ossia il periodo nel quale il bambino inizia ad apprendere queste abilità.
Se vuoi saperne di più su chi effettua la diagnosi e a chi rivolgerti per riceverla, ti consigliamo di andare direttamente al paragrafo 5 su “Come funziona la diagnosi DSA”.
Quali sono le misure dispensative e compensative per la dislessia?
Per capire meglio di cosa stiamo parlando, dobbiamo innanzitutto definire cosa sono le misure dispensative e compensative.
Le misure compensative sono tutte quelle strategie e strumenti messi in atto con lo scopo di compensare il disturbo dell'apprendimento.
Per la dislessia le misure compensative che si possono utilizzare sono le seguenti:
1. Libri digitali
2. Correttore ortografico
3. Calcolatrice
4. Registratore
5. Editor di testi
6. Mappe concettuali e mentali
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Le misure dispensative sono invece azioni messe in atto con lo scopo di evitare allo studente con DSA di svolgere determinate prestazioni che potrebbero risultargli difficoltose ed ostacolare il suo apprendimento.
Per quanto riguarda la dislessia, queste sono le principali misure dispensative:
1. Favorire la copiatura dalla lavagna
2. Aumentare la tempistica di consegna dei compiti scritti
3. Preferire l'esposizione orale rispetto alla scritta
4. Evitare prove di valutazione in tempi ravvicinati
5. Ridurre la quantità di compiti a casa
E' importante che il contesto scolastico si attenda al piano didattico personalizzato dello studente (chiamato anche PDP), così da supportare il suo apprendimento ed evitare un peggioramento della sfera emotiva. 👥
Passiamo ora a scoprire cos'è la discalculia.
2. Cos'è la Discalculia?
L'area di apprendimento che coinvolge la discalculia è quella della matematica: i bambini discalculici riscontrano quindi difficoltà in relazione allo svolgimento di calcoli sia scritti che mentali. In Italia, secondo i dati del MIUR, sono certificati circa 50 mila ragazzi discalculici. Infatti la discalculia interessa statistica circa 1 ragazzo ogni 5 certificati con DSA.
Andiamo a conoscere meglio come riconoscere se un ragazzo potrebbe essere discalculico, quando effettuare una diagnosi e quali sono le principali misure dispensative e compensative per ragazzi discalculici.
Come riconoscere la discalculia?
Se vi state chiedendo "come faccio a sapere se mio figlio è discalculico?" vi rispondiamo subito.
Le difficoltà più frequenti in questo disturbo coinvolgono la sfera matematica, ecco le più frequenti:
• difficoltà nel riconoscere il corretto significato dei numeri
• difficoltà nella comparazione, scomposizione e composizione di numeri
• difficoltà nel calcolo a mente e nel calcolo scritto
• errori di transcodifica dal numero scritto alla scrittura numerica (es. da "venti" a "20")
• difficoltà nell'apprendimento delle tabelline
E' importante sottolineare che le difficoltà che la discalculia comporta non sono legate ad una scarsa intelligenza del bambino, come spiega la scienza un bambino discalculico è un bambino intelligente. 🧠
Quando effettuare una diagnosi?
A differenza della dislessia, per la discalculia è necessario un processo diagnostico più articolato a causa delle poche ricerche scientifiche fatte su questo disturbo dell'apprendimento.
Il processo di diagnosi della discalculia è caratterizzato da un insieme di tecniche comportamentali e di attenzione ai segnali proposti dal paziente, basate sulle abilità lessicali, di conteggio e memorizzazione.
La discalculia difficilmente si presenta da sola, spesso è manifestata assieme alla dislessia.
Se vuoi saperne di più sulla diagnosi della discalculia, ti invitiamo ad andare direttamente al paragrafo 5 su “Come funziona la diagnosi DSA”.
Quali sono le misure dispensative e compensative per la discalculia?
Nel paragrafo precedente abbiamo visto le misure compensative e dispensative da utilizzare nella dislessia, vediamo ora quali utilizzare per la discalculia.
Per quanto riguarda gli strumenti compensativi, sono i seguenti:
1. Calcolatrice
2. Tavola Pitagorica (permette al discalculico di accedere direttamente ai risultati delle moltiplicazioni)
3. Formulari
4. Schemi per algoritmi
5. Uso di software di calcolo (come per esempio Aplusix, AriLab2..)
Per quanto riguarda le misure dispensative, queste sono le principali:
1. Concedere un aumento dei tempi di svolgimento dei compiti in classe
2. Ridurre il numero di esercizi da svolgere
3. Consentire l'uso di strumenti compensativi
4. Proporre i problemi con rappresentazioni grafiche
Anche per i discalculici è fondamentale che la scuola presti enorme attenzione al piano didattico personalizzato, che ricordiamo deve essere aggiornato ogni anno per assicurarsi che le misure compensative e dispensative siano sempre coerenti con lo sviluppo scolastico ed educativo dei ragazzi. 👩🏫
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Abbiamo visto insieme cos'è la dislessia e la discalculia, ore vediamo invece cosa sono rispettivamente disortografia e disgrafia.
3. Cos'è la disortografia?
La disortografia è una condizione che rientra nei disturbi specifici dell'apprendimento e che interessa circa 1 ragazzo su 5 con DSA certificato, quindi in Italia circa 50 mila ragazzi. I ragazzi disortografici hanno difficoltà nella codifica di testo, ossia in quei passaggi che permettono di trasformare il linguaggio orale in scritto.
Come si riconosce la disortografia?
Se siete giunti fin qui, sicuramente vi state chiedendo "come faccio a sapere se mio figlio è disortografico?"
Vediamo di seguito quali sono i principali segnali per riconoscere la disortografia. ✍🏻
• Confusione di fonemi e grafemi (ossia pezzi di parole, sia orali che scritti)
• Errori di ortografia
• Errori di copiatura
• Inversione di una o più sillabe, soprattutto di quelle graficamente simili (es. b/d) o fonemicamente simili ( es t/d)
• Difficoltà di identificazione delle doppie
• Difficoltà nel seguire il rigo di lettura
• Difficoltà di comprensione del testo
• Difficoltà nello spelling
• Difficoltà nella punteggiatura
Questi sono tra i segnali più comuni nei disortografici, è bene sottolineare che potrebbero essercene altri dato che ogni persona è a sé, per questo solo uno specialista può confermare la disortografia (e gli altri disturbi dell'apprendimento) attraverso la diagnosi.
Quando effettuare una diagnosi?
Dato che la disortografia comprende problematiche inerenti alla scrittura e alla grammatica, la diagnosi può essere effettuata solo dalla seconda elementare in poi, per essere certi che lo studente abbia delle competenze minime nei due ambiti.
Se vuoi saperne di più sulla diagnosi della discalculia, ti invitiamo a scorrere al paragrafo dedicato qui sotto.
Quali sono le misure dispensative e compensative per la disortografia?
Precedentemente abbiamo visto insieme le misure dispensative e compensative per la dislessia e la discalculia, vediamo ora quelle per la disortografia.
Per i disortografici, ecco quali sono le misure dispensative più utilizzate:
1. Riduzione dei carichi di lavoro
2. Evitare la scrittura sotto dettatura
3. Evitare la scrittura sotto copiatura
4. Diversificare il metodo di valutazione
5. Preferire compiti a risposte multiple dove possibile
Per quanto riguarda gli strumenti compensativi, ecco i più utilizzati:
1. Uso di un auto correttore e sintesi vocale
2. Utilizzo di registratori (molto utili per favorire lo studente nella presa degli appunti)
Anche la disortografia, come gli altri disturbi specifici dell'apprendimento, può portare a conseguenze sul piano emotivo dello studente: le difficoltà nella lettura e scrittura possono portare il disgrafico a sentirsi "indietro" rispetto alla preparazione dei compagni, causando sentimenti di svalutazione, stress e demotivazione.
E' importante che le misure compensative e dispensative vengano inserite nel piano didattico personalizzato dello studente, a cui la scuola deve attenersi affinché la disortografia non comprometta l'apprendimento in modo significativo.
L'ultimo dei disturbi specifici dell'apprendimento, secondo la legge 170 del 2010, è la disgrafia. Andiamo a scoprirla nel dettaglio nel prossimo capitolo.
4. Cos'è la disgrafia?
La disgrafia è un disturbo specifico dell'apprendimento che coinvolge le abilità di scrittura, ossia il disgrafico ha difficoltà nell'atto della scrittura in sé.
Attualmente possiamo suddividere la disgrafia in tre tipi:
1. Disgrafia motoria: legata a deficit delle capacità motorie, causa un'illeggibilità dello scritto
2. Disgrafia dislessica: caratterizzata da illeggibilità del testo scritto, la situazione migliora sotto copiatura del testo. Ortografia scorretta.
3.Disgrafia spaziale: difficoltà di percezione dello spazio, sia la scrittura copiata che non copiata risultano illeggibili. L'ortografia è normale.
Vediamo assieme quali sono i segnali più frequenti che dovrebbero farci sospettare la disgrafia. 🧐
Come si riconosce la disgrafia?
Se siete giunti fin qui, sicuramente vi state chiedendo "come faccio a sapere se mio figlio è disgrafico?"
Possiamo suddividere i segnali di disgrafia in 6 aree:
1. Area visuo-spaziale:
Essa comprende:
• Alterazioni forma e grandezza delle lettere
• Difficoltà nello scrivere da sinistra a destra
• Difficoltà nel rientrare nei margini dei fogli
• Difficoltà a mantenere la scrittura sulle righe o nei quadretti
• Linea di scrittura altalenante
• Spazio insufficiente tra una parola e l'altra
2. Area motoria
• Difficoltà nel tenere la matita in mano
• Difficoltà a colorare nei margini
• Instabilità del tratto
3. Area di elaborazione del linguaggio
• Difficoltà di comprensione
4. Area di ortografia e scrittura
• Difficoltà nella comprensione di regole ortografiche con conseguenti errori di ortografia
• Frequente passaggio dalla scrittura in corsivo a stampatello e viceversa
• Grandezza irregolare delle lettere
• Forma ambigua delle lettere
5. Area grammaticale
• Utilizzo di più tempi verbali nello stesso testo
• Errori di punteggiatura
6. Area di organizzazione del linguaggio.
• Testi vaghi
• Difficoltà nel seguire un filo logico nella stesura di un testo
Quando effettuare una diagnosi di disgrafia?
I primi segni di disgrafia appaiono alle elementari, ma spesso diventano totalmente evidenti alle medie.
Durante la diagnosi gli specialisti forniranno dei test che valuteranno sia la postura che la scrittura. 📝
Se vuoi saperne di più sulla diagnosi della discalculia, ti invitiamo a scorrere al paragrafo dedicato qui sotto.
Ora che abbiamo visto quali sono i segnali più frequenti nella disgrafia, vediamo assieme quali strumenti compensativi e dispensativi dovrebbero esserci nel piano didattico personalizzato.
Quali sono le misure dispensative e compensative per la disgrafia?
Tra gli strumenti compensativi abbiamo:
1. Utilizzo di quaderni speciali; hanno particolari rigature che aiutano il disgrafico nella scrittura
2. Videoscrittura (utilizzando per esempio Word)
3. Utilizzare software di allenamento alla scrittura (es. tutoredattilo.it , da usare in coppia con la videoscrittura)
4. Utilizzo di un registratore
5. Avvalersi di pc / tablet per lo studio
6. Favorire lo studio tramite mappe e riassunti
Per quanto riguarda gli strumenti dispensativi, ecco i principali:
1. Ridurre i carichi di lavoro
2. Favorire domande a scelta multipla
3. Favorire interrogazioni orali
E' importante che gli insegnanti permettano al disgrafico di utilizzare il carattere di scrittura preferito, e che gli permettano di mantenere comunque un certo grado di scrittura manuale.
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Ora che abbiamo visto nei dettagli i diversi disturbi specifici dell'apprendimento, possiamo parlare della loro diagnosi.
5. Come funziona la diagnosi dei DSA?
Chi può fare la diagnosi di DSA?
Come abbiamo visto nei paragrafi precedenti, i disturbi specifici dell'apprendimento hanno conseguenze sull'apprendimento ma anche sulla sfera emotiva dei discalculici, disortografici, disgrafici e dislessici.
Se avete il dubbio che vostro figlio possa essere DSA, ciò che vi consigliamo è di informarvi per effettuare accertamenti.
Se attraverso la diagnosi dovesse risultare un DSA, questo permetterebbe a voi ma soprattutto allo studente di essere supportato nelle sue difficoltà ed avere un apprendimento migliore, anche la sfera emotiva e la sua autostima miglioreranno.
La diagnosi di DSA può essere effettuata solo dalle Unità di Neuropsichiatria Infantile delle ASL /degli ospedali e da privati accreditati all'ASL. 🥼
Quanto costa la diagnosi di DSA?
Il costo della certificazione tramite privati varia da ente ad ente e generalmente si oscilla dagli 80 ai 400 euro. 💰
Come viene svolta la diagnosi di DSA?
A livello pratico la diagnosi viene fatta sulla base di sistemi diagnostici internazionali (contenuti nel DSM IV-TR) e di raccomandazioni esposte da società scientifiche e associazioni italiane.
La diagnosi viene effettuata tramite un ciclo di incontri, nel primo si farà l'anamnesi del bambino e verranno raccolti i segni che presenta, è possibile che gli specialisti chiedano ai genitori di portare con sè i quaderni scolastici per avere un'analisi più dettagliata.
Gli incontri successivi saranno fatti da test e prove neuropsicologiche (che si adeguano man mano alle difficoltà del soggetto) per osservare la sfera nella quale il bambino ha più problematiche, inoltre verrà effettuata una visita neurologica per escludere problematiche che potrebbero influenzare il processo di apprendimento.
Al termine di questi incontri verrà effettuata una diagnosi sulla base dei risultati ottenuti durante il percorso. 📃
La certificazione DSA va aggiornata?
Sì, è bene sottolineare che la certificazione andrebbe aggiornata almeno ad ogni conclusione di ciclo scolastico, in modo tale da fare un quadro generale reale della situazione del ragazzo, e fornirgli gli strumenti adeguati.
Cosa ottengo con la diagnosi di DSA?
Con la diagnosi viene rilasciata la certificazione DSA, all'interno della quale certificazione sarà contenuta l'anamnesi, tutti i test effettuati durante il percorso diagnostico, tutte le annotazioni sulle difficoltà maggiori del bambino ed il suo comportamento.
In una sezione a parte sono elencate tutte le misure dispensative e compensative che possono essere utilizzate a casa e a scuola per aiutare il DSA.
Sulla base di questa seconda sezione che contiene gli strumenti compensativi e dispensativi, viene istituito a scuola il piano didattico personalizzato (PDP).
6. Cos'è il PDP?
Il PDP o Piano Didattico Personalizzato è un documento, che viene steso secondariamente alla certificazione,che permette allo studente con DSA di massimizzare le sue possibilità di apprendimento scolastico.
E' un documento che va aggiornato negli anni e che contiene tutti gli strumenti compensativi e dispensativi che la scuola deve utilizzare con lo studente DSA.
Entro quanto tempo deve essere fatto il PDP?
Il PDP dovrebbe essere redatto entro tre mesi dalla diagnosi.
Chi scrive il PDP?
Generalmente viene steso dal consiglio di classe (in collaborazione anche con insegnanti esperti in disturbi dell'apprendimento) e presentato poi alla famiglia e allo studente, i quali dovranno firmarlo una volta accertati della presenza di tutti gli strumenti compensativi e dispensativi consigliati della certificazione.
💡Siete in cerca di ripetizioni? Mandateci una richiesta ed un nostro consulente didattico sarà subito da voi per organizzare il vostro percorso di studi e trovare il tutor migliore per raggiungere i vostri obiettivi 🎯
Conclusioni
L'inizio del percorso scolastico può comportare difficoltà negli studenti più piccoli, è importante perciò prestare attenzione a tali difficoltà e capirne la causa.
I disturbi specifici dell'apprendimento sono dei disordini che causano complicazioni in alcune abilità, hanno dei segni piuttosto identificabili che, se presenti, dovrebbero insospettirci e guidarci verso la ricerca di una diagnosi.
Avere una diagnosi è un passo importante per aiutare il soggetto DSA sia a livello dell'apprendimento che a livello emotivo, dato che gli permette di essere supportato nelle sue difficoltà.
In questo articolo abbiamo cercato di trattare i disturbi dell'apprendimento nella loro totalità, se avete altri dubbi o domande vi suggeriamo di affidarvi a specialisti che possano supportare voi ed i vostri figli sull'argomento.
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